Il “fare” nel bambino è una continua azione-evoluzione verso la conoscenza del sé, la costruzione di significati, la maturazione di una propria identità, l’interazione con i pari e con le figure di riferimento, l’acquisizione di una progressiva autonomia e l’interiorizzazione delle regole e norme che guidano la vita quotidiana nel gruppo. Quanto spiegato si può metaforicamente paragonare ad un albero: le radici rappresentano il senso motorio, la curiosità, la volontà che animano il bambino nelle proprie azioni; dalle radici si avvia l’impulso all’azione che scorre lungo il tronco per poi ramificarsi in più direzioni: l’azione senso-motoria, l’esplorazione, la manipolazione, la comunicazione non verbale (es. gestualità, mimica facciale, i segni, le tracce colorate…), la comunicazione verbale, l’uso dell’immaginazione…
Il gioco è un’occasione continua e sempre nuova per entrare in contatto con la realtà, per conoscerla e per modificarla in parte; è un’esperienza motoria, affettiva, cognitiva che permette al bambino di misurarsi con le proprie capacità e di acquisire sicurezze; infine, è un’opportunità per conoscere e affrontare i propri limiti e le proprie paure, che possono essere in parte superate liberando le emozioni.
Di seguito alcune proposte delle nostre attività.

Il gioco senso motorio favorisce lo sviluppo delle abilità motorie come l’autonomia e l’equilibrio, inserendo la consapevolezza dello spazio e dell’ambiente circostante. Ai bambini verrà lasciata ampia libertà di movimento e di esplorazione dello spazio: potranno saltare, correre, arrampicarsi. Inoltre, promuove lo sviluppo della motricità fine e coordinazione oculo – manuale, per esempio attraverso il gioco ad incastro, come le costruzioni, permette al bambino di vedere l’azione da loro compiuta e l’effetto di questa sull’oggetto, offrendo un’opportunità di sfida e crescita.

Attraverso la manipolazione, il bambino esprime la propria creatività divertendosi e imparando a conoscere i diversi materiali proposti, conosciuti e non, nelle loro proprietà di forma e sostanza (es. acqua: liquido; farina: materiale granulare…). Il bambino sperimenta un senso di libertà manipolando materiali e imparando a conoscere le loro caratteristiche. Inoltre, aiuta ad acquisire un buon controllo delle mani e del coordinamento oculo – manuale, portando ad uno sviluppo tattile.

Il bambino impara da subito a conoscere il mondo circostante attraverso le sensazioni tattili e sonore dalle quali a loro volta scaturiscono le emozioni che sono l’incipit delle motivazioni ad apprendere. L’attività sonoro-tattile permette al bambino di affinare l’udito, di abbinare un materiale con il suo suono e di sviluppare il proprio senso tattile in un’ottica di coordinazione occhio/mano/udito. Inoltre, favorisce lo sviluppo della capacità percettiva, oltre
che alla creatività e fantasia.

Anche uno scarabocchio esprime il mondo interiore del bambino, il suo modo di esplorare lo spazio, la sua voglia di raccontarsi e di sperimentare. L’attività proposta permette al bambino di accostarsi al colore e alle sue varianti associandolo a tutte quelle cose con cui quotidianamente scopre di essere a contatto come le stagioni, i vari tipi di frutta e verdura. Inoltre, il bimbo può comunicare se stesso, le proprie emozioni e la propria creatività attraverso il corpo e le sue abilità in fase di sviluppo lasciando tracce e segni visibili su una superficie.

Uscendo all’aperto, il bambino può giocare, correre, gattonare, stare sdraiato sull’erba, sperimentare le attività proposte in uno spazio diverso e nuovo e/o affinare le proprie capacità sensoriali e percettive scoprendo le piccole meraviglie che il giardino nasconde. Le attività proposte consisteranno, ad esempio, in: raccolta delle foglie secche, delle pignette, dei sassi, dei fiori, delle erbette aromatiche, annaffiatura delle aiuole e piantine con utensili diversi, ed infine, la realizzazione di un orticello come terreno di esperienza. Un orto ha bisogno del rispetto dei tempi, è un’esperienza di vera lentezza e ha a che vedere con il “prendersi cura di…”, promuovendo anche la curiosità, la creatività e il rispetto per l’ambiente naturale circostante.

Il gioco euristico è un’attività di esplorazione spontanea che il bambino compie su materiale di tipo non strutturato, povero (semplici oggetti di uso domestico). Offrire al bambino l’occasione di esprimere la sua creatività e fantasia, lo aiuta ad esprimere le emozioni, il mondo interiore utilizzando il materiale di gioco per comunicare.